Andiamo a scoprire come riconoscere le zecche del cane, quali sono i sintomi e come toglierle.
In questo articolo andiamo ad analizzare l’argomento delle zecche cane. Si tratta di un problema da non sottovalutare: la zecca è un parassita che si nutre di sangue, perciò è alla costante ricerca di un animale vivente cui attaccarsi per iniziare il suo lauto pasto.
Riconoscerla è facile: le zecche del cane più comuni sono di forma tondeggiante, piatte se ancora a “digiuno” e rigonfie se piene di sangue, di colore scuro, con otto zampe e hanno dimensioni che variano dai 2 millimetri fino a più di 10, anche a seconda della specie cui appartengono.
Nel momento in cui la zecca inserisce all’interno della pelle della sua vittima il rostro, una specie di uncino che si trova al vertice del suo apparato boccale, il cane non avverte alcun dolore perché nella saliva del parassita è contenuta una sostanza con proprietà anestetiche.
Una volta agganciatasi al quattro zampe la zecca inizia a succhiare sangue, riempiendosi e crescendo di dimensioni; generalmente rimane attaccata per un periodo che va dai 2 ai 7 giorni, finché non è “sazia”, dopodiché si stacca spontaneamente e se è femmina va a depositare le uova.
Per ridurre al massimo il rischio che il vostro cane torni a casa con una zecca attaccata alla pelle la prevenzione è sempre l’arma migliore: esistono ormai in commercio diversi tipi di antiparassitari per le zecche del cane, appositamente studiati a questo scopo, sotto forma di collarini, pipette spot-on, spray, da applicare periodicamente a seconda del prodotto che si sceglie (con cadenza da mensile a trimestrale).
Vi sono anche altri articoli che invece non sono efficaci a livello preventivo, ma sono utili nel malaugurato caso in cui il cane presenti un’infestazione da zecche, come shampoo e polveri disinfestanti.
Zecche cane: sintomi
È importante inoltre individuare il prima possibile l’eventuale presenza di zecche nel cane: per farlo è opportuno controllare accuratamente il quattro zampe, soprattutto ogni volta che si fa ritorno da una passeggiata in campagna, in un bosco o per prati. La zecca infatti non salta, a differenza della pulce, ma aspetta la sua “vittima” posizionata sulle piante, sui fili d’erba, sui rami bassi, pronta a trasferirsi sull’animale appena le passa accanto.
Ma cosa bisogna fare Il padrone dunque deve ispezionare il cane, magari aiutandosi con un pettine a denti stretti, per individuare la zecca in mezzo al pelo, facendo maggiore attenzione ad alcuni punti come sulle orecchie, tra le dita delle zampe, sotto alla pancia, sul muso e in tutte quelle zone dove il pelo è meno folto e che la zecca predilige perché riesce più facilmente a raggiungere la pelle del cane e ad agganciarsi.
Anche nel caso in cui il cane si gratti ripetutamente in uno stesso punto è bene andare a verificare che non ci sia la presenza di un parassita, visto che le zecche provocano prurito durante la suzione.
Zecche cane: come toglierle?
Nonostante il corretto e costante uso di antiparassitari, può comunque capitare che una zecca si attacchi al vostro cane; come togliere le zecche del cane?
Anzitutto non seguire un pensiero comunemente diffuso secondo cui l’utilizzo di olii, creme, alcool e simili costringerebbe il parassita a “tirare fuori la testa”, rendendo più facile l’estrazione; in realtà queste sostanze indurrebbero la zecca a rigurgitare, aumentando così la possibilità di trasmettere malattie al proprio “ospite” nel caso sia infetta.
Il giusto comportamento da adottare per togliere le zecche del cane consiste nell’utilizzare delle pinzette con le punte sottili, meglio se ricurve, ma possono andare bene anche le pinzette per le sopracciglia; dopodiché afferrare il parassita il più possibile vicino alla pelle del cane e tirare delicatamente, cercando di ruotare leggermente in senso antiorario, finché non si sente più la resistenza della zecca, che a quel punto potrà essere estratta completamente.
È importante infatti che la zecca venga rimossa viva e intera, perciò non bisogna strapparla via e occorre fare attenzione a non schiacciarle il corpo, altrimenti la si indurrebbe alla fuoriuscita del materiale potenzialmente infetto. Per lo stesso motivo la zecca non va schiacciata nemmeno una volta estratta dal cane, tanto più che, se è femmina, si causerebbe anche la deposizione delle uova, con il conseguente rischio di una infestazione; bisogna invece eliminare il parassita immergendolo nell’alcool o bruciandolo.
Zecche nel cane uomo: il pericolo è il contagio!
Come detto, le zecche si attaccano a qualunque animale a sangue caldo, uomo compreso! Dobbiamo quindi fare attenzione non solo al nostro cane, ma anche a noi stessi: potremmo infatti essere colpiti dal parassita sia durante la passeggiata con il nostro quattro zampe sia successivamente; il nostro cane infatti può fare da vettore per la zecca, che non si attacca a lui, in quanto protetto dall’antiparassitario, ma a noi!
Oltre ad essere fastidiosa e sicuramente poco piacevole alla vista, la zecca può rivelarsi pericolosa quando infetta; durante la fase di suzione infatti può inoculare alcuni microrganismi responsabili di malattie che vanno riconosciute e curate in tempo, quali:
- rickttsiosi
- borreliosi di Lyme
- ehrlichiosi
- febbre ricorrente da zecche
- meningoencefalite da zecche
- tularemia
Come per le zecche nel cane, anche nell’uomo vanno rimosse con la stessa tecnica e il prima possibile, perché nelle prime 48 ore il contagio è meno probabile. Dopodiché occorre osservare per almeno 40 giorni la zona della pelle interessata e, se si notano arrossamenti che tendono ad allargarsi, o altri sintomi come febbre, mal di testa o dolori articolari, è bene rivolgersi al proprio medico che, se lo valuterà opportuno, potrà somministrare la specifica terapia antibiotica.