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La storia di tirana, una cucciola abbandonata salvata in modo incredibile

News Redazione -

Tirana: una cucciola abbandonata salvata da una coppia in vacanza Oggi voglio parlarvi di Tirana. Il nome l’ha preso proprio dalla capitale dell’Albania dove la sua famiglia adottiva l’ha trovata e salvata.  Non aveva neppure due settimane di vita questa piccola cucciola eppure doveva già lottare per la sopravvivenza. Sola, spaventata e affamata ha deciso di saltare proprio mentre una moto passava per la strada deserta dietro la città. La piccola Tirana è stata quasi investita ma, per fortuna, ciò che ha trovato grazie al suo gesto sono state due persone che hanno deciso che la piccola quattro zampe aveva bisogno di aiuto. A bordo della moto viaggiavano Pedro ed Esmeralda, una giovane coppia che si stava recando ad Atene, in Grecia, fino a Cadice nel sud della Spagna. La coppia, notando la piccola spaventata e in condizioni non ottimali, l’ha presa in braccio e ha capito che non poteva certo lasciarla nuovamente per strada da sola. La piccola Tirana aveva bisogno di cure e di affetto e così hanno deciso di portarla con loro. Giorno dopo giorno la coppia si è affezionata a Tirana e la cucciola alla sua nuova famiglia. Così la piccola è diventata a tutti gli effetti la loro compagna di viaggio per tutto il tragitto (oltre 5000 chilometri) fino in Spagna. Insieme, Tirana, Pedro ed Esmeralda hanno visitato tanti posti, tra cui Kotor in Montenegro e Venezia in Italia. La coppia viaggia spessissimo e di media trascorre almeno tre mesi all’anno in posti diversi. Un viaggio su due ruote per tre passeggeri Mi è piaciuta molto la storia della piccola Tirana. Me la sono immaginata piccola, sola e spaventata e ho immaginato che dovesse fare una tenerezza infinita. E’ stata fortunata ad incontrare Pedro ed Esmeralda e soprattutto a non essere stata investita. E’ stata fortunata ad aver incontrato due persone che hanno capito subito che questa cucciola aveva bisogno di una famiglia e di ricevere tutto l’affetto di cui ogni cucciolo ha bisogno. La coppia ha continuato a vivere la propria passione per i viaggi decidendo di aggiungere un passeggero. Ed è per questo che questa storia mi è piaciuta così tanto. Tirana viaggia con la sua famiglia e tutti insieme vanno ovunque. Questo ci dimostra che è possibile fare le nostre vacanze con i nostri amici a quattro zampe senza doverli abbandonare come molte persone fanno ogni anno. Ma questo è solo uno dei punti su cui questa storia ci può far riflettere. L’abbandono dei cani, soprattutto se cuccioli, è anche pericoloso per gli esseri umani, soprattutto se, come nel caso di Tirana, il cane si trova sul ciglio della strada. La piccola Tirana non ci ha pensato e si è lanciata sulla strada mentre Pedro ed Esmeralda passavano. Poteva essere investita e anche la coppia avrebbe potuto farsi male cadendo dalla moto. E’ importante capire che se non vogliamo un cane ci sono altre soluzioni diverse dall’abbandono che tutelano anche e soprattutto il cane. Partiamo sempre dall’assunto che se una persona non ha la certezza che prendendo un cane questo diventerà parte integrante della sua famiglia, allora è bene che decida di non prenderlo.

Abbandono cani

Tg cinofilo, abbandono dei cani: in estate 2016 si rischia di lasciare per le strade 200mila pelosi

News Redazione -

Il fenomeno dell' abbandono dei cani è ormai tristemente noto alla vigilia di ogni estate: quest'anno però le cifre stimate dagli esperti del settore sono ancora più tremende di quanto ci si potesse aspettare. Infatti non dà spazio a sentimenti positivi il comunicato di AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente): “Sono oltre duecentomila i cani che questa estate sono a rischio abbandono, molti di più rispetto agli scorsi anni. Questi andrebbero ad aggiungersi ai circa 700.000 cani randagi presenti sul territorio nazionale (concentrati prevalentemente nelle regioni meridionali e in Sicilia e Sardegna) ed ai quasi 200.000 cani attualmente detenuti nei canili e nei rifugi pubblici e privati in Italia“. Il comunicato prosegue così: “Le motivazioni di questo possibile aumento di abbandono dei cani , specialmente nei mesi di luglio e agosto, sono riconosciute un po’ da sempre e da tutte le associazioni e corrispondono alla leggerezza con cui si sono acquistati esemplari di razza o si sono presi cuccioli specialmente in occasione del compleanno o del Natale, senza rendersi conto che la gestione di un cane non è affatto semplice, e quindi ci si sbarazza alla vigilia delle vacanze di questi animali, altri cani abbandonati (per fortuna non per strada in questi casi, ma spesso portati direttamente in canile) da parte di persone che non possono più mantenerle o di proprietà di persone anziane che loro malgrado sono costrette a separarsi dai loro cani in quanto spesso costrette a finire i loro giorni in casa di riposo”.L'Associazione poi preme il tasto su un aspetto "nuovo" se vogliamo, rispetto agli scorsi anni: “Ma la vera novità negativa di questa estate (che ha visto affievolirsi anche le campagne delle associazione contro l’abbandono e anche quelle pubbliche che in passato erano gia in piena azione), è che il fenomeno dell' abbandono dei cani ,oltre che nel sud e nelle altre regioni dove purtroppo il randagismo è una piaga endemica, potrebbe tornare a fare capolino anche in regioni in cui il randagismo negli ultimi anni è ridotto ai minimi termini come Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Trentino Alto Adige per restare al nord Italia”. “I segnali sui cani entrati in canile negli ultimi mesi non sono incoraggianti – spiega Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ovviamente ci auguriamo che si tratti solo di una sensazione ma il rischio è dietro l’angolo, la crisi economica certo non aiuta ma la cosa più grave è che quest’anno sono a rischio anche le cosi dette razze di piccola taglia e credo che su questo rischio non ci sia da chiudere gli occhi ma di lavorare tutti assieme sul territorio sia per la prevenzione e per il recupero. Come si risolve il problema del randagismo? Con un piano nazionale di sterilizzazione che veda impegnata insieme la veterinaria pubblica, privata e quella militare“.

Abbandono dei cani

Abbandono dei cani: un reato penale

Curiosità Redazione -

Abbandono dei cani: un fenomeno sempre presente Ogni anno il bollettino che riporta i numeri (elevati, parliamo di oltre 100.000 casi all’anno) delle vittime del fenomeno dell’abbandono dei cani, ma non solo loro, conferma una volta di troppo una realtà che, nonostante gli interventi del legislatore e delle campagne pubblicitarie di sensibilizzazione, non cessa di esistere. Ma cosa intendiamo con abbandono dei cani e, in genere, di tutti gli animali? Con quale definizione viene identificato questo crudele fenomeno? L'abbandono degli animali è l'intenzionale allontanamento di un animale domestico o d'affezione del quale si sia responsabili. L'animale viene in genere liberato in luoghi dai quali si prevede non possa riavvicinarsi all'abitazione in cui era tenuto. In Italia l'abbandono dei cani, e di tutti gli animali in genere,  è vietato ai sensi dell'art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini dell’attività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro". La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale sancisce all'art. 6 che «L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante». Conseguenza diretta dell’abbandono dei cani è il randagismo degli stessi. Inoltre questa pratica riprovevole è spesso causa anche di gravi incidenti stradali. A tale proposito è intervenuto anche il Ministero della Salute italiano sentenziando che chi abbandona un cane non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo, quando gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali Ogni anno contro l'abbandono dei cani vengono realizzate campagne informative e di sensibilizzazione volte a combattere il fenomeno che vede il fiorire di nuovi casi di abbandono soprattutto nel periodo estivo.Quali sono i motivi che spingono all'abbandono dei cani? Uno dei motivi principali che spiega l’abbandono dei cani è che i nostri amici a quattro zampe che, fino a poco prima dell’abbandono, abbiamo considerato come parte della nostra famiglia diventano, qualche volta, semplicemente “scomodi”. Organizzare le vacanze dovendo pensare ad una sistemazione per loro diventa davvero troppo faticoso per alcuni di noi umani. Perché non tutti possiamo permetterci di lasciare i nostri animali in strutture specializzate o lasciarli da amici o parenti o, e questo sarebbe l’ideale, possiamo portarli in vacanza con noi. Quindi l’abbandono dei cani che ci dividono dalle nostre tanto agognate vacanze sembra la soluzione ideale! E senza porci il minimo scrupolo lo facciamo. Ma le vacanze estive sono solo una delle ragioni. Qualche volta, l’abbandono dei cani capita perché non ci sentiamo proprio in grado di curarli se si ammalano, che ci stanchiamo di portarli fuori almeno due volte al giorno, che ci stufiamo di pensare che loro hanno bisogno delle nostre attenzioni quando magari noi vorremo solo uscire la sera a divertirci. Qualche volta capita che il nostro intelletto, che è ciò che dovrebbe renderci “esseri superiori” si inceppa e anziché farci ragionare, ci fa fare delle scelte crudeli che ci rendono tutto fuorché intelligenti. Perché impegnarci a cercare delle soluzioni che permettano di andare incontro alle nostre esigente e a quelle dei nostri amici animali a volte è chiederci davvero troppo. Andrò forse contro corrente ma sono dell’idea che dal momento in cui decidi che un cane farà parte della tua vita, della tua famiglia allora metti in conto di adeguare la tua vita alla sua e la sua alla tua. Si chiamano compromessi miei cari umani intelligenti. Si chiama essere responsabili delle proprie scelte, si chiama rispetto per colui che non ti farà mai mancare il suo affetto e che si adatterà sempre a te e alle tue esigenze purché si senta amato, certo del fatto che tu, che sei il suo più caro amico, non lo abbandonerai mai.