Ha salvato 90 cani destinati alle tavole coreane: ecco la storia di Gus Kenworthy, sciatore americano freestyle.
Gus Kenworthy ha partecipato alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud: è uno sciatore freestyle americano, ma in terre coreane non si è dedicato solo allo sport. Infatti il suo nome è finito al centro dell’attenzione anche e soprattutto per un suo gesto davvero nobile.
Già nel 2014, alle olimpiadi di Sochi, aveva trovato vicino al villaggio Olimpico due cuccioli randagi, Jake e Misshka: era riuscito ad adottarli non senza difficoltà. Ma è stato solo il primo passo.
Infatti Gus nelle Olimpiadi coreane non si è limitato a lottare per una medaglia: non è riuscita a portarla con sè in America, ma in compenso ha fatto ritorno con un cane in più nella sua famiglia, salvato da un allevamento dove gli animali venivano fatti crescere per essere poi commerciati nel mercato della carne.
Gus ha scritto così sul suo profilo Instagram: “Stamattina Matt e io abbiamo fatto una visita straziante in uno dei 17000 allevamenti di cani della Corea del Sud. In tutto il paese ci sono 2,5 milioni di cani allevati per il cibo in condizioni molto più inquietanti di quanto possiamo immaginare. Il modo in cui questi animali vengono trattati è completamente disumano e la cultura non dovrebbe mai essere un capro espiatorio per la crudeltà. Nonostante le convinzioni di alcuni, questi cani non sono diversi da quelli che chiamiamo animali domestici altrove“.
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Gus nella foto è insieme al suo fidanzato Matt Wilkas (noto attore) e a Beemo il cane che è riuscito a salvare. Ma il cucciolo non è l’unico fortunato: grazie al suo intervento infatti altri 90 cani dell’allevamento sono stati salvati e portati in USA e Canada, anche grazie all’aiuto di Human Society International.
Insomma, Gus è tornato in patria con ben 90 medaglie sul petto. Una storia straordinaria che però ha alimentato anche delle polemiche, perchè alcuni suoi follower gli hanno fatto notare che la sua campagna sarebbe unilaterale rispetto ai tantissimi altri animali macellati e mangiati nei paesi occidentali.
A noi non resta che dire però che intanto Gus è riuscito a salvare tantissimi cagnolini, contribuendo a salvarli da morte certa in maniera decisiva. E non è poco.