In questo articolo troverai diversi suggerimenti su come comportarti se sospetti che il tuo cane sia affetto da una malattia come la mielopatia degenerativa.
La mielopatia degenerativa è una malattia degenerativa, progressiva, neurologica, scoperta 30 anni fa: potrebbe essere paragonata alla malattia che nell’uomo viene chiamata SLA, lentamente indebolisce tutto il corpo.
La mielopatia degenerativa colpisce principalmente razze di cani medio grandi e medio piccole: è conosciuta come la malattia del pastore tedesco, questa razza è predisposta anche a prendere dermatiti, allergie e altre intolleranze.
Rodesian Ridgeback, Corgie, Boxer e Fox terrier sono altre razze nei quali è stata riscontrata l’insorgenza di questa patologia degenerativa. Anche i gatti possono prendere la mielopatia degenerativa.
Colpisce i cani dai 6 ai 14 anni e viene riscontrata negli 8 anni di età: principalmente nei cani anziani purtroppo ha un lungo decorso con picchi di peggioramento. La causa maggiore è da attribuire ad uno scompenso del sistema immunitario. La mielopatia degenerativa attacca il midollo spinale, con conseguente riduzione di stimoli nervosi dal cervello agli arti e nei casi più gravi provoca la paralisi.
Anche le malattie virali agendo sul sistema immunitario possono portare alla mielopatia degenerativa nel cane.
Mielopatia degenerativa nel cane: sintomi
I sintomi si manifestano con un’accentuata difficoltà negli spostamenti della parte posteriore del cane; può essere confusa anche con la displasia all’anca, per avere una diagnosi certa è necessario fare delle analisi neurologiche accurate.
Riuscire a vedere in tempo questa malattia può aiutare il cane a soffrire meno e rallentare il peggioramento della mielopatia.
Ma quali sono i sintomi della mielopatia degenerativa nel cane?
- Scoordinazione motoria
- Paralisi degli arti posteriori
- Andatura rigida
- Atrofia muscolare
Noterete che il vostro cane avrà difficoltà a stare seduto, si trascina gli arti posteriori, sarà colpito da un’incoordinazione motoria, difficoltà nei movimenti e negli spostamenti. Purtroppo questa terribile malattia colpisce il midollo spinale e porta anche alla paralisi progressiva.
E’ importante che evitiate di sottoporre il vostro cane ad allergeni presenti nelle vaccinazioni, nei cibi e negli antiparassitari: costituiscono una sovra stimolazione del sistema immunitario. Da attribuire alle cause di questa malattia anche la mutazione genetica che sembra abbia già fatto il suo corso in alcune delle razze di cani predisposte a prendere la mielopatia.
Diagnosticare questa malattia è complicato: il veterinario deve procedere per esclusione, analizzando tutti i sintomi. Procede per eliminazione e purtroppo il continuo peggioramento del cane confermerà la progressione della mielopatia degenerativa.
Gli esami del sangue spesso non sono di aiuto, può procedere con un esame del liquido cerebrospinale o effettuare una mielografia della colonna vertebrale. Discospondiliti, tumore spinale, mieliti e patologie discali sono tutte malattie che possono confondere il veterinario poiché tutte si manifestano con una riduzione della funzionalità degli arti posteriori.
Mielopatia degenerativa nel cane: cure
Spesso sono i cani anziani a soffrire di questa malattia e l’incapacità di riuscire a muoversi normalmente li rende tristi. Nella fase iniziale della malattia il pet si muove in modo scoordinato, si trascina le zampe, cammina con le nocche e barcolla.
Colpisce una parte o entrambe fino ad arrivare al torace: il cane non riesce più a camminare e neanche stare in piedi, ha difficoltà anche a urinare o defecare a tal punto da diventare incontinente.
Non esistono cure specifiche per combattere la mielopatia: potete valutare l’utilizzo di cortisoni e antinfiammatori per cani. La malattia non è dolorosa ma potreste aiutare il vostro cane a non soffrire nella lenta degenerazione che lo investe con vitamine per cani e mantenendo la qualità di vita facendogli fare esercizi di riabilitazione.
Aiutatelo a mantenere per quanto possibile movimenti della quotidianità: serve a prevenire ed evitare la formazione di ulcere dovute alla pressione e posizioni non indicate, previene la formazione di infezioni urinarie ed aiuta a mantenere una certa mobilità nei movimenti.
Con l’aiuto della fisioterapia e della riabilitazione potete rallentare il processo della malattia: ciò serve ad agire sull’attività dei muscoli per evitare che avanzi l’atrofia, preserva l’attività negli arti anteriori e posteriori.
Così facendo il cane corre un rischio più limitato di vedersi anche la formazione di ulcere. Dovete mantenerlo attivo il più possibile: è importante stimolare la sua sensibilità e farlo lavorare molto sull’equilibrio e la coordinazione dei movimenti.
A ciò potete aggiungere alcuni esercizi passivi di mobilizzazione, massaggi, stretching e impacchi caldi: aiutano a combattere il dolore e l’atrofia, potete completare con tens, stimolatori muscolari.
Per mantenere il vostro cane in movimento potete aiutarvi con alcuni strumenti appositi, indicati per la riabilitazione tra cui piastre, palloni e coni adatti a stimolare la mobilità, il coordinamento e aiutarlo a mantenere l’equilibrio. Prendete in considerazione anche esercizi di idroterapia.
Il cane deve avere un luogo adeguato per il suo riposo, dove riuscire a distendersi senza problemi: si consiglia l’acquisto di specifici materassini per cani confortevoli, morbidi e stabili.
Anche i calzettini o stivaletti per cani sono consigliati se notate che il cane trascina le nocche per proteggerle ed evitare che si faccia male. Esistono delle sedie a rotelle per cani che gli consentono di muoversi anche se non hanno l’utilizzo delle gambe. Con qualche attenzione in più e le cure adeguate potete tenere il vostro cane in vita senza dover ricorrere all’eutanasia.