La leptospirosi nel cane è una patologie tra le più diffuse dei nostri quattro zampe.
La leptospirosi nel cane è una malattia infettiva acuta sistemica di tipo vasculitico. A livello canino, si tratta di una delle malattie più diffuse – specialmente in autunno – per i nostri amici a quattro zampe. Abbiamo suggerito che si tratta di una patologia batterica, che viene contratta dall’animale attraverso particolari forme di contagio.
Prima di entrare nel dettaglio in merito a quali possano essere le cause della leptospirosi canina, specifichiamo che il batterio in questione – responsabile quindi della malattia – è appunto la Leptospira. Come viene contratta la malattia? Esistono – purtroppo – molti modi per far sì che un cane rimanga contagiato. Alcuni tramite contatto diretto altri tramite contatto indiretto. Si può ad esempio entrare in contatto con animali portatoti oppure con liquidi infetti.
Leptospirosi canina: cause
Entrando più nel dettaglio possiamo stilare una lista più precisa. Decisamente a rischio il contatto con animali quali topi, puzzole, bovini e suini; soprattutto se il cane dovesse presentare delle ferite o delle escoriazioni.
Molto problematico anche il contatto con l’urina di altri animali infetti: sappiamo che si tratta di una possibilità molto concreta per i nostri amici a quattro zampe. Ovviamente bisogna stare attenti anche all’acqua ingerita dal cane, che potrebbe essere contaminata. Stessa cosa anche per quanto riguarda l’ingerire della carne di animali infetti.
Nel leggere quelle che sono le più probabili cause di contagio, capirete bene che i rischi sono sempre dietro l’angolo, a maggior ragione in luoghi affollati da altri animali (come i canili, ma non solo ovviamente). In questo articolo proveremo a dare alcuni consigli utili su come affrontare la leptospirosi del cane. Come provare a prevenirla innanzitutto. Come accorgersi di essa, qualora il contagio sia già avvenuto. E soprattutto come curarla in tempo.
Ma facciamo un passo indietro e analizziamo più nel dettaglio il nostro “nemico”, il batterio incriminato. Si tratta in realtà di una patologia per la quale esistono più ceppi. Vediamo quali sono i più importanti e diffusi: canina, itteroemorragica, grippo tifosa, pomona e Bratislava.
Leptospirosi nel cane: sintomi
Ma quali effetti ha questo batterio sull’organismo? Quali organi va a ledere maggiormente? La leptospirosi va a danneggiare soprattutto reni e fegato. Si tratta di batteri che hanno una scarsa resistenza al freddo, o meglio resistono a temperature non inferiori a 0 gradi, dunque è assai difficile che attacchino in inverno, prediligendo invece il periodo che va dalla fine dell’estate all’autunno.
Inoltre, tenete in considerazione un po’ la stessa regola che vale per i “cuccioli umani”: i soggetti più sensibili a contrarre la leptospirosi sono – salvo eccezioni, ovviamente – i cani di età inferiore ad un anno oppure quelli che non sono stati vaccinati. In questo caso il loro sistema immunitario è più deficitario del solito e l’animale diventa una preda facile per i batteri.
Ovviamente va specificato che esistono delle forme di leptospirosi nel cane gravi ed altre più lievi. Lo sintomatologia varia più che altro per intensità, anche se ci sono alcune differenze. Nella forma lieve ad esempio sono presenti vomito e tosse, quasi di default. La nausea va spesso di paro passo con l’inappetenza. Qualche volta possono presentarsi anche dei problemi oculari. Se la patologia invece arriva a livelli più acuti, oltre al vomito, possono presentarsi febbre e tremori uniti ad una generale disidratazione.
Tutti questi sintomi poi variano per intensità anche a seconda di alcuni fattori “esterni”, come la stazza del cane, la sua “storia medica” (e il suo stato di salute in generale) e l’ambiente in cui l’animale passa la maggior parte del tempo.
Leptospirosi nel cane: cura e prevenzione
E come funziona invece il decorso della malattia? La fase più acuta della leptospirosi canina in genere può durare anche fino a 10 giorni. Tuttavia per eliminare completamente le scorie (ovvero i batteri) dal proprio organismo il cane può impiegare anche dei mesi.
Ma come si fa a curare e – ancora meglio – a prevenire la leptospirosi nel cane? Oltre ad idratare correttamente il vostro fidato compagno a quattro zampe non facendogli mai mancare dell’acqua pulita, il metodo più efficace per prevenire la leptospirosi è il vaccino, che va ripetuto-rinnovato una volta all’anno. In ogni caso il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al vostro veterinario per maggiori delucidazioni e per delle valutazioni che tengano conto della cartella clinica del vostro animale.
In chiusura, ma non per importanza, un monito fondamentale: ricordate che la leptospirosi è contagiosa per l’essere umano e potenzialmente piuttosto pericolosa. Fare attenzione a prevenire o denotare la patologia nel cane può dunque essere salvifico anche per il padrone.