Molte sono le storie di ignoranza e sadismo accompagnate da un profondo disagio sociale dei padroni che si ripercuotono sul destino dei loro animali da compagnia. Il Nucleo Tutela Animali della polizia locale di Milano, coordinato dal Commissario Liliana Mauri, da inizio 2015 ha risolto più di 180 casi di violenze e maltrattamenti su animali.
L’Unità, formata da agenti specializzati, è nata nel 2014 e si occupa prevalentemente di emergenze, indagini ed interventi su situazioni che hanno come vittima un animale, sulle segnalazioni dei cittadini per animali abbandonati, feriti, maltrattati, ed opera con l’aiuto di veterinari della ATS e delle associazioni animaliste.
Maltrattamenti sugli animali: un po’ di numeri
La maggior parte degli interventi hanno riguardato animali randagi, denunce di maltrattamento e chiamate per animali feriti, ed altri chiusi in appartamento per giorni.
Diversi sono stati i casi quest’estate di maltrattamenti: il labrador Paco lasciato legato a un palo per 40 giorni, oppure un altro labrador rimasto 3 giorni sul balcone sotto il sole, entrambi accolti poi al Parco Canile del Comune di Milano, ma anche molti sono gli abbandoni di gatti e perfino c’è stato il caso di un gallo.
Per dare delle risposte concrete e mirate ai tanti cittadini che chiedono protezione e rispetto per il mondo animale, il Comune di Milano e l’Ordine degli Avvocati hanno organizzato l’evento MilAnimal: “una città con la coda”, che si conclude oggi.
Lo scorso anno gli interventi sono stati 384, e hanno coinvolto cani (269), gatti (43) e volatili, ma anche pesce, anfibi e rettili. Si tratta di maltrattamenti, abbandoni e addirittura uccisioni. Ecco le parole amare di Mauri: “Il trend di episodi è in aumento. Perché sono di più gli animali in città ed è in crescita il disagio sociale“. Nei primi mesi del 2018 i casi di maltrattamenti sono stati 67, mentre 23 quelli di cani abbandonati.