Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale tenuta da Valentina Cafini, addestratore cinofilo qualificato ENCI, che ci guiderà alla scoperta del comportamento, dell’educazione e dell’alimentazione dei nostri quattro zampe preferiti.
Oggi vi daremo in particolare alcuni consigli utili su come insegnare al cucciolo a fare i bisogni fuori casa. In questo modo avrete una panoramica della metodologia per approcciarsi a questo delicato momento che tutti i proprietari di cuccioli devono affrontare. Buona lettura!
Come insegnare al cucciolo a fare i bisogni fuori casa
Un amico a quattro zampe oltre all’enorme carico di dolcezza ed allegria, porta con sé anche diverse responsabilità. Accogliere un cane nella propria vita, indipendentemente dalla sua età, significa anche scendere a compromessi e mediare tra le sue e le nostre esigenze.
Disporre al meglio gli spazi della casa ed acquistare tutto il necessario affinché il piccolo possa sentirsi coccolato e al sicuro è un buon inizio, tuttavia non basta per garantirgli quello status di benessere fondamentale per la sua esistenza.
Sebbene possa sembrare scontato, nell’ambito del mio lavoro mi preme sempre sottolineare come, soprattutto durante i primi mesi di convivenza, a doversi “adattare” saremo soprattutto noi.
Tra le varie responsabilità che un futuro proprietario dovrà assumersi, quella di occuparsi dell’educazione del cucciolo è dal mio punto di vista prioritaria. Insegnargli a “sporcare” fuori costituisce una delle prime prove che il cucciolo ed il suo umano dovranno superare insieme.
Onde evitare di ricorrere a metodi poco gentili, cerchiamo di riassumere insieme alcune regole e azioni da attuare (e non) per far sì che il cucciolo possa imparare presto a fare i bisogni all’esterno.
Come insegnare al cucciolo a fare pipì fuori
Prima di tutto ritengo doveroso sottolineare come il controllo sfinterico del cane si completi intorno ai cinque o i sei mesi di vita.
Dunque, non allarmatevi o disperatevi se inizialmente riscontrate un po’ di difficoltà nella gestione del piccolo: il suo tempo di resistenza a trattenere feci e urina è direttamente proporzionale alla sua età. Un cucciolo di tre mesi, ad esempio, dovrà uscire circa ogni tre o quattro ore.
Dunque come insegnare al cucciolo a fare pipì fuori (e non solo la pipì)? Ecco alcuni punti che dovrebbero essere sempre tenuti a mente:
- Abituatevi ad osservare il vostro beniamino e a decifrare i segnali che vi manda: girare su sé stessi, annusare a terra, abbaiare o gemere in prossimità della porta di casa sono tutti segnali tramite cui il cane cerca di comunicarvi l’esigenza di uscire.
- Tenete sempre presente che il cucciolo sentirà l’urgenza di espellere i suoi bisogni dopo aver dormito, dopo aver giocato, dopo aver mangiato e dopo aver bevuto. Incrementate il numero delle uscite e attribuite ad esse una cadenza regolare.
- Non siate frettolosi, armatevi di molta pazienza e attendete il momento esatto in cui il cucciolo “sporchi” fuori. Solo così potrete cogliere l’occasione e premiarlo all’istante con dolci parole e gustosi bocconcini!
Cosa fare se il cucciolo fa i bisogni in casa
Nel caso in cui il cucciolo dovesse sporcare in casa la cosa migliore da fare è quella di intervenire con un “NO” secco solo se colto sul fatto. In caso contrario avrebbe poco senso correggerlo.
Il cane infatti, una volta trascorso troppo tempo, non riuscirebbe ad associare il nostro rimprovero alla sua azione. Pulite la superficie in sua assenza e portatelo immediatamente fuori, non gridate.
E cosa non fare invece? Lo so, tutti vi hanno consigliato di tappezzare casa con le famose traversine. Bene, non impauritevi però se oggi io vi consiglio di non farlo. Abituare il cane alla traversina richiede uno sforzo maggiore: una volta raggiunta l’età adolescenziale il cane dovrà in ogni caso disabituarsi al suo utilizzo.
Tanto vale non farlo abituare per niente. Inoltre quando un cane impara a fare i bisogni sul tappetino assorbente, il più delle volte finisce per scambiare qualsiasi superficie morbida per la traversina.
Non poggiate in alcun modo il muso del cane sull’urina e non usufruite assolutamente di un giornale per picchiare il vostro cane. Sono al corrente del fatto che molti “cagnari” ancora oggi consiglino il ricorso a tali pratiche, ma sappiate che oltre a non essere affatto metodi educativi, queste usanze barbare sono controproducenti.
Non solo, la maggior parte delle volte determinano anche problemi comportamentali da non sottovalutare. Una grave punizione non aiuterà mai il cane a capire dov’è l’errore. Tramite queste pratiche si riuscirà ad ottenere solo un cane insicuro, timoroso e confuso.
Vi lasciamo di seguito i contatti di Valentina Cafini, che potrà guidarvi nell’educazione dei vostri cagnolini e aiutarvi a risolvere gli eventuali problemi comportamentali che hanno sviluppato:
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